Sono ormai molti anni che si svolge l”incontro di settembre a Monte Leco, in quello che, per lungo tempo, è stato il regno di “Don Ga” e di “don I”, ma credo che mai, come in questa solare domenica del 18 settembre 2022, si sia respirato “tra i passi d’a Buchetta” un clima così simile a quello che c’era in quel luogo al tempo in cui erano in vita i due sacerdoti, don Gaspare Canepa e don Giuseppe Ivaldi. Il motivo di tutto questo è da ricercare nella significativa presenza di moltissimi “ex montelechini” che si sono ritrovati dopo molti anni riuniti nel luogo della loro infanzia e gioventù, per accogliere i resti mortali di don I che sono stati deposti nella Chiesa dedicata agli Angeli Custodi e per apprendere che in futuro ritorneranno anche quelli di don Ga, per una loro ricongiunzione solo terrena, perché in Paradiso sono già riuniti da molto tempo. Quando sono state scoperte le due lapidi dei due cofondatori di Monte Leco più che la commozione ha prevalso un senso di gratitudine a Dio per averci ridato un segno molto tangibile del loro passaggio su questa terra, nel luogo dove tutti noi abbiamo cercato di apprendere come si fa a camminare sulle orme di quel Gesù che loro hanno amato così tanto intensamente da saperLo trasferire nei nostri cuori. Molti anziani “montelechini”, alcuni dei quali ultraottantenni, uniti assieme ad un folto gruppo di giovani provenienti dai quattro punti cardinali della nostra città e convenuti a Monte Leco per un raduno di tre giorni di riflessione sui temi educativi, hanno dato il segno tangibile di una continuità che non è solo ideale, ma concreta, nell’azione educativa che Monte Leco ha portato avanti, tramite don Ga e don I, fin dal 1951 e che ora prosegue , nella persona di don Fully.