LA MALATTIA
Chi ha conosciuto don Ga ne ricorda il profilo “rotondo”, risultato di un grande appetito, che non lo ha mai abbandonato e che è stato un cruccio costante per sua sorella Rita. Anche per tale motivo, negli anni si è manifestato un diabete che via via è divenuto sempre più incontrollabile dai farmaci e che ha prodotto una serie sempre più grave di complicanze. Già nel 1985 si era manifestato un grave quadro di ulcere diabetiche agli arti inferiori che lo costrinsero a una degenza a letto prolungata e a trasferirsi dal seminario del Chiappeto alla sede del Movimento ragazzi in salita Li Gobbi, per essere assistito da sua sorella. Tale malattia lo obbligò a lasciare con grande rammarico l’insegnamento presso il Seminario. Dopo essersi ripreso da tale problema, ben presto subentrarono tutta una serie di ricoveri, sia per compensare i valori alterati di diabete, sia per l’insorgenza di ictus subentranti, che via via produssero un progressivo deterioramento cognitivo. Nel 1992 le condizioni cliniche non permisero più la possibilità di una assistenza domiciliare, per cui si rese necessario il suo ricovero presso l’Istituto don Orione di corso Europa. In tale sede fu possibile celebrare, con la presenza di moltissimi suoi “ragazzi”, i cinquanta anni di ordinazione sacerdotale. Nel ricordo dei presenti è indelebile l’immagine struggente di uno sguardo fisso in avanti, ormai estraneo a quanto avveniva intorno, espressione della restituzione al Padre del dono più grande che aveva ricevuto.