DON FRANCESCO (FULLY) DORAGROSSA
Scomparso don Gaspare, per due anni la sua opera fu continuata da don Ivaldi, anche lui in età avanzata e molto provato dalla perdita dell’amico sacerdote e, col tempo, anche da problemi di salute . Furono anni difficili sai per Monteleco sia per il Movimento Ragazzi, e, nel pensiero di molti, sembrò che queste esperienze fossero arrivate alla conclusione. Nel 1996 l’allora Vescovo ausiliare di Genova, Monsignor Tanasini, chiese ad un sacerdote, don Francesco Doragrossa, se fosse disponibile a farsi carico della gestione delle strutture diocesane di Monteleco, senza dargli un mandato specifico a riguardo del Movimento Ragazzi. Don Francesco, da bambino e poi da ragazzo, aveva vissuto intensamente, dagli anni ’70, l’avventura di Monteleco, assieme a numerosi suoi coetanei della parrocchia di san Desiderio, che trascorrevano parte dell’estate nella struttura diocesana. A Monteleco era conosciuto col nomignolo di “Fully”, soprannome affibbiatogli dai suoi amici, a causa di un cappello color fuliggine (oggi il nomignolo compare anche sul documento di identità del sacerdote). A Monteleco aveva conosciuto e amato don Gaspare e don Ivaldi per la loro profonda spiritualità e sensibilità educativa, a tal punto che proprio a Monteleco ebbe origine la sua vocazione sacerdotale. Quello che forse nell’intenzione del Vescovo era stata una soluzione di necessità e di emergenza, cioè la gestione delle strutture diocesane, si tradusse nel rilancio del Movimento Ragazzi. Don Fully, infatti, non solo si impegnò nella gestione delle strutture ma nel riprendere e ridare forza alla missione educativa nata con don Gaspare e che tanto lo aveva affascinato da ragazzo.