Io e Monteleco abbiamo in comune una cosa nonostante la differenza di età (70 contro 58 vince Monteleco!!) Abbiamo visto e vissuto lo stesso numero di Vescovi: 6!
Il Vescovo per eccellenza legato a Monteleco è naturalmente il Card Siri. Sotto di lui e grazie al fatto che lui nominò Don Ga e poi don I assistenti di Azione Cattolica, nacque Monteleco e la nostra splendida avventura educativa. Fu lui che, con proverbiale colpo di mano (o di Spirito Santo?), decise di autorità di lasciare Monteleco a Don Ga e al Movimento Ragazzi, nel periodo in cui nacque il Movimento con tutte le accese discussioni fra lui e Don Ga. Le sue decisioni erano inappellabili e così, inappellabilmente proseguì Monteleco. Poi vennero Canestri, Tettamanzi e Bertone, tre “foresti” che poco sapevano di Monteleco e di quello strano “Movimento” tutto genovese; ma si fidarono dei collaboratori. Canestri accompagnò don Ga nell’ultimo viaggio verso il Paradiso, Tettamanzi accolse l’invocazione di Don I di cercare un aiuto che portasse avanti l’idea pastorale scegliendomi come assistente, Bertone scelse la nuova sede di Oregina. Tutti e tre visitarono più volte Monteleco specialmente gli ultimi due ai campi diocesani. Poi venne , permettetemi l’ardire “don Angelo”. Beh Il Card Bagnasco era un ragazzino di Monteleco. Abbiamo a lui regalato la sua scheda autentica di giovane aspirante di AC dove brillavano buone note e la scritta di traverso di pugno di don I “entrato in seminario nel 1955!!”. Il Cardinale ci ha accompagnato nei 50 e 60esimi della chiesa a Monteleco, nell’inaugurazione della Turbina, nei convegni per i 90 e 100 anni di nascita di don Ga. Tralascio naturalmente tutti i vescovi ausiliari che più dei titolari ci hanno accompagnato: Mons Canessa (l’entusiasmo di don I quando lo nominarono era evidente!!) suggeritore di Canestri e di Tettamanzi per la mia nomina, Mons Tanasini un vero patito di Monteleco che incoraggiò la cooperativa e il rifacimento di casa C, Mons Paletti che inaugurò il belvedere don Ga di fronte a salita Li Gobbi; e infine Mons Anselmi dedito alla pastorale giovanile anima e corpo addirittura nel consiglio di amministrazione della Cooperativa e qui dico tutto. Che storia di vescovi con Monteleco!!! Saremo riconosciuti a livello ecclesiale? E ora arriva un nuovo Vescovo: Padre Marco Tasca! E chi lo conosce? Il Papa e lo Spirito Santo! Questo ci basta! Suo unico obiettivo è “mostrarci il Padre” Non è lui il Padre anche se speriamo tanto ne sia un suo segno. Sia Padre e Madre per noi del Movimento Ragazzi.
Ogni cambiamento porta in sé una tristezza (non dimentichiamo che “lasciamo” — ma vi prego il tempo dei necrologi al Card Bagnasco è ancora un bel po’ lontano — un ragazzo di Monteleco!!) e una gioia. Un francescano ai tempi di Francesco! E’ un bel segno. Pensiamo alla Laudato sii e ai progetti legati alla turbina. Un laureato in psicologia non può che aver masticato il pane educativo, ed è stato formatore per molti anni. Dodici anni superiore mondiale dei Conventuali francescani non possono che averlo aperto a una dimensione missionaria, ecumenica e mondiale tutta roba che maciniamo da anni.
A noi l’impegno di mostrargli il Movimento Ragazzi in tutte le sue sfaccettature come un dono dello Spirito e del Concilio che sembra fatto per la sua impostazione per i tempi di Francesco. Un movimento che è anche “opera diocesana”, quindi non classificabile come “un ondata di movimenti post sessantotto” come spesso i sociologi sbrigativi fanno, ma come una intuizione profonda e profetica di don Ga che vedeva un opera diocesana, legata al territorio, alle gente, al popolo di Dio, ma più fluida che non le antiche forme con statuti e burocrazie interne, più adattabile alla società che è in movimento perpetuo. Con al centro il Vangelo, i poveri e la scelta educativa forte. Verrà il Momento dell’incontro e ci prepareremo. Saremo al solito obbedienti con spirito partecipativo e non passivo. Coraggio Movimento. Inizia un nuovo tratto di strada e sarà meraviglia e stupore.
Don Fully