Cari amici scrivo queste due righe da Cuba da dove sto rientrando. La prospettiva è quindi capovolta. Da questa parte del mondo le parole sono le stesse che in Italia. “C’ è crisi, c’è crisi economica, siamo senza speranza” ma come dice Papa Francesco “la realtà è superiore all’idea”. E chi vede, vive, tocca la realtà si accorge che spesso le proprie idee sono un po’ arretrate. Qua la crisi è dura, durissima e l’emigrazione fortissima. Di qua si possono cogliere con maggior lucidità i misteri che avvolgono il mondo. Il cambiamento di epoca dicono in tanti. L’emigrazione, i sistemi economici, la cittadinanza attiva, il peso che ha la vita umana. Enormi riflessioni già vissute anni fa che periodicamente si ripropongono quando vengo qua in questa terra.
Il Natale ci ricorda per fortuna che c’è un Dio che ci sta cercando, che ci cerca ogni giorno nonostante noi siamo assolutamente smarriti di fronte alla complessità del momento. Come la pecorella Bianchina che ci raccontava don Ga era tutta sporca, arruffata e piena di spine doloranti; ma il bel pastore se la caricò sulle spalle e la riportò alla gioia della comunità.
Per il Movimento Ragazzi mi auguro proprio questo anche dal vederci domenica prossima 11 Dicembre insieme in seminario.
Lasciarci riportare con gioia al nostro carisma al nostro esserci nella Chiesa. Il Movimento Ragazzi sempre in anticipo sui tempi è stato sempre aderente alla realtà. La realtà dei ragazzi che erano abbandonati, che erano sottostimati, che erano ignorati, che erano maltrattati. Belli i programmi scolastici, i programmi catechistici ma la realtà era quel ragazzo che avevi davanti e che entrava prepotentemente nella tua vita.
Raccontano di Padre Umile noto frate genovese contemporaneo di don Ga che andava in giro a Genova chiedendo aiuto per i suoi bambini, un giorno fece caricare un camioncino da un negoziante di ogni cosa che serviva alla comunità; al momento di pagare disse che non aveva soldi e che quei bambini dovevano pur mangiare; il negoziante rispose duro “questo non è un mio problema è vostro “ Padre umile gli rispose “ bene, da oggi è anche il tuo!”
Il Movimento Ragazzi ha il compito di dire alle comunità cristiane “questo ragazzo è tuo!” Lo so che è tremendo, lo so che non ha una famiglia perfetta alle spalle, lo so che è povero, lo so che è stato educato a valori superficiali, ma insieme dobbiamo affrontare un cammino educativo.
“ma non è il nostro compito noi dobbiamo annunciare il Vangelo e pregare” Bene a questi ragazzi noi siamo debitori infatti di una buona notizia. Di un Dio che ci ama, che ci cerca, che si fa uomo, che entra nell’umanità e la trasforma potenziandola col suo Spirito di Amore capace di amare sempre e oltre. E se si sono perduti li andiamo a cercare come fa Dio nel Natale che ce ne ha avuto del coraggio a vivere in mezzo a noi, in quell’epoca come in ogni epoca del mondo.
Lasciamoci ancora una volta amare in quel bimbo che si dona come cibo in una mangiatoia. E’ l’unico cibo di cui abbiamo bisogno, l’altro madre terre ce lo dona altrettanto, essere amati. E poi poniamoci anche noi nella mangiatoia a lasciarci mangiare dalla vita, dai fratelli e sorelle………
La storia ci chiama a compiere una opera grande nella chiesa: richiamare a tutti l’attenzione a tutti i ragazzi. Uniamoci per affrontare bene insieme questo percorso rispondiamo di sì al Signore che ci chiama a camminare insieme alla chiesa per essere segno del suo amore nel mondo.
Buon Natale, insieme
Don Fully