MARTA E MARIA LUCA 10,38–42
38Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Questo brano è il brano che la Chiesa italiana e quindi della nostra diocesi ha scelto per il secondo anno del cammino sinodale. Oggi è di moda chiamarla “icona”. E’ il brano che ci deve ispirare e che deve guidare la nostra azione anche come Movimento Ragazzi dono della chiesa genovese. Un brano meraviglioso che può essere facilmente frainteso. Ma andiamo per ordine
Gesù era in cammino: il Movimento Ragazzi è in cammino, è sulla strada, una strada che si chiama scuola, che si chiama Oregina, che si chiama immigrazione, che si chiama fragilità familiare, che si chiama crisi adolescenziale, che si chiama lotta alla superficialità e alla individualità, che si chiama solitudine sì con gioia possiamo definirci in cammino. Non siamo distanti dal popolo di Dio ma immersi dentro camminando e condividendo gioie e speranze, lacrime e fatiche.
Entrò in un villaggio: nella città noi siamo presenti, nella chiesa noi siamo presenti; sentirci parte del villaggio globale è la nostra caratteristica che non ci pone al riparo dentro a castelli o fortini ma ci espone alle mille domande dell’oggi; noi nel villaggio ci siamo!
Lo Ospitò: l’ospitalità continua a essere una caratteristica portante del nostro essere a Monteleco , a Oregina, a Oasis, nei vicoli, a Pontedecimo, e ora a Cornigliano a Prà…….. Sì l’ospitalità ci deve contraddistinguere. Rita e don Ga a braccia e pentola aperta ci hanno insegnato questo anche quando costa anche quando passi per scemo.
Marta e Maria: due donne anzitutto, non dimentichiamolo, per sottolineare una volta di più l’importanza femminile, la forza femminile che è lei che ospita, non Lazzaro che pure viveva in casa, che pure era pari grado come fratello. Due donne diverse; pare vederle fare i questionari per il carattere che facevamo anni 80……..una emotiva, attiva, primaria…..l’altra secondaria, passiva, non emotiva…….una frenetica l’altra calma. E qua può esserci il grande fraintendimento. Gesù appoggia una e incalza l’altra!!! La teoria contro la pratica e Gesù sceglie la teoria. Quante volte ho sentito nelle discussioni fra educatori, far adulti, fra ex montelechini questa divisione!! I teorici del bla bla e i pratici. I teorici convinti che senza teoria la pratica è inutile. I pratici arrabbiati perché i teorici non fanno nulla. Ognuno convinto del proprio assunto senza sapere quanto in realtà i teorici siano poi pratici e quanto i pratici abbiano invece potenti teorie. Ognuno con una ricchezza incredibile. Ognuno che dice a Gesù: digli che mi aiuti!!! Ma a Gesù di questo non importa nulla. Lui benedice un’unica grande cosa, che è primaria: l’ASCOLTO!!! Che è appunto il tema del secondo anno di Sinodo. Il tema è l’Ascolto l’unico che riesce a rompere la solitudine “MI HA LASCIATA SOLA”
Non lasciamoci soli, stiamoci vicini. Ascoltiamoci dedichiamoci tempo per ascoltarci reciprocamente, come equipes varie che siamo, sia in coop, che a Monteleco, che nel diamoci una mano.
Ascoltiamo poi i ragazzi, le decine, centinaia di ragazzi che vengono da noi. Hanno diritto a che noi ci fermiamo ai loro piedi e li ascoltiamo. Giocando con loro, stando con loro, affiancandoli, accompagnandoli. Ma sempre ascoltando, con le orecchie con il cuore con il corpo con gli occhi con tutto noi stessi. Altrimenti davvero perdiamo il senso, l’orientamento e facciamo cose inutili. Fare dobbiamo fare, il servizio è essenziale. Gesù ha fatto, Gesù ha detto “se non mettete in pratica siete stolti”, Gesù si è caricato della croce mica ha fatto teoria, ma prima ha ascoltato!!! Prima del comandamento dell’Amore c’è ASCOLTA Israele!!
Don Ga diceva alle mamme che sfregavano tutto il giorno la casa tirando la cera a lucido, ma non stavano a ascoltare i figli, che quel che facevano era tempo perso se appunto poi mancava la relazione coi figli. “ma lo faccio per lui, perché viva in una casa pulita!” Ma se poi mi dimentico di lui tutta presa dalle faccende di case, se poi impedisco agli amici di entrare perché altrimenti la casa si sporca, se poi non lo vado a vedere a un momento per lui importante perché devo pulire i vetri……
Quanti ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati!!!! Quanto tempo perdiamo noi per ascoltarli?
Ma dai Fully!!! Siamo molto in gamba!! Sì è vero, pensate che al primo incontro delle Bussole c’erano 24 ragazzi, da tutta Genova…….una gioia immensa. Pensate al nostro centro a Oregina: le liste d’attesa sono infinite, dovremmo raddoppiare gli spazi e gli educatori….. Però sapete se non teniamo viva la fiamma del Vangelo, lo stimolo della Parola rischiamo di afflosciarci, di andare col si è sempre fatto così, di essere autoreferenziali perché siamo bravi.
Ascoltare Gesù è il primo grande imperativo del Movimento Ragazzi!!!!!!!
Don Fully